venerdì 27 marzo 2009

Hop Frog 2

Hop Frog 2- quello che gli invitati alla festa non seppero

Ciò che la folla ignorava era che il nano, una volta postosi in salvo, in un impeto di furore onnipotente aveva appiccato fuoco all’intera ala nord del castello, per poi fuggire nei boschi circostanti.
Si vedeva il fumo levarsi come colonna e l’aria era acre. Hop Frog meditava sulla sua impresa quando degli altissimi gemiti fecero sì che un pensiero lo colpisse come uno schiaffo in pieno viso. Dov’era Ninì? Questo era il vero nome di colei che tutti avevano chiamato Trippetta, il nome che nessuno aveva usato per negarle la sua dignità.
Preso da un tremito di viscere che gli suggeriva il peggio corse nuovamente al castello. Gli invitati alla festa erano fuggiti via, si sentiva solo quel gemito di bestia moribonda che sembrava squarciare la notte, e che era curioso nessun altro sembrasse udire.
Il rantolo lo condusse ad una delle torri, dove Ninì stava a terra. Vedendolo entrare con grande difficoltà si spostò verso un angolo buio. Il terrore dei suoi occhi lo spaventò, e solo in quel momento prese piena coscienza di ciò che aveva effettivamente fatto. Aveva dato fuoco alla ballerina.
“Vai via” squittì lei dal buio. “Vai via e non tornare mai più”.
Lui si avvicinò cautamente, finchè non si accorse che il suo rannicchiarsi sempre più verso il muro le comprimeva le ferite strazianti.
“Ninì, non volevo fare del male a te, lo sai”, disse tra i gemiti.
“Vai via – pianse la nana – Hai dato fuoco a tutto senza fermarti a riflettere che quel tutto includeva me. Sei tornato per completare l’opera?”
Il suo primo, urgente pensiero fu quello di fuggire. Fuggire, stare via due o tre anni. Lei sarebbe guarita nel frattempo e, forse, l’avrebbe perdonato.
“È la cosa più sbagliata che tu possa fare- suggerì dall’ombra colei che era sempre stata capace di pronunciare i pensieri di lui prima che li formulasse – Se davvero tieni a me aiutami a togliermi il catrame di dosso. Ma fa’ piano: è estremamente doloroso. Basta uno sfregamento appena più deciso di una piuma perché la mia pelle ustionata si infetti.”
Nessuno seppe mai più nulla di Hop Frog e della nana. Nessuno seppe mai se tornarono insieme al loro paese d’origine o se egli tornò solo, lasciandola morire straziata tra le mura del castello.

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