domenica 17 maggio 2009

Melograni e barbiturici

Melograni e barbiturici

Mi chiedo dove siamo stati
Anime pellegrine
Sempre in viaggio
Nel nostro zaino
Solo rabbia e ansia.

Le montagne insormontabili
E le nostre eterne cadute
Le settimane trascorse prigionieri
In buie caverne dalle quali non trapela la luce

Le strade dalle quali siamo tornati indietro
Erano giri attorno al nostro continuo
Lacerarsi per non pensare, bestemmiatori randagi
Incoerenti e folli.

Mai avremmo sperato di
Incontrarci tra gli intricati intrecci di
Ogni via cosparsa del nostro sangue

Ci siamo urlati contro mille
E mille volte
Rincorrendoci un attimo dopo
Cercando di non pronunciare mai
“Ho paura”
Inseguendoci nella consapevolezza che
Ogni passo fatto innanzi

Aveva come unica meta il
Nostro bisogno di far nuovamente
Incrociare i nostri destini
Melograni e barbiturici
Ansiolitici e arcobaleni

Mai avremmo sperato di
Incontrarci tra gli intricati intrecci di
Afose strade che pensavamo non portassero a nulla

La sola distanza tra noi
è ora un sottile filo di brezza
lieve sì da sembrare
intessuto dai ragni

che forse temiamo di tagliare
per paura che
travalicato anch’esso
le nostre anime riconoscano
l'una nell'altra
ciò che è stato loro sottratto
all'inizio dei tempi

E il mondo perderebbe
la sua aura di centralità
perché tutto
nascerebbe e si risolverebbe in noi due.

Twice The. My mirror. My soul. Forever.

17/05/2009

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