martedì 19 giugno 2012

Il giorno del Jolly


Quel mondo che dalle sbarre della tua piccola finestra
vedevi come un ammasso intricato di edera
ti rivelerà tutti i suoi colori


La dilatazione del tempo
e i tuoi occhi chiari...
Quale primula potrà mai sbocciare
se compressa sotto coltri di pesanti mattoni
che le tolgono l'aria?
Giosafatte scappa e poi ritorna
milioni di strade
e chi poi mai l'ha detto
che la mia sia meno ripida?
Ti consegno a quella brezza
chiamata libertà
le alte pareti rocciose
sopra le quali bisogna librarsi
le infinite profondità
degli oceani
ove sembra scuro ogni anfratto
finchè non lo cogli in vicinanza.
Le quinte giuste son cose ordinate
ma senza alcuna emozione.
Torna al tempo della meraviglia
e supera ogni irrequietezza.
Quel mondo che dalle sbarre della tua piccola finestra
vedevi come un ammasso intricato di edera
ti rivelerà tutti i suoi colori
e lo splendore dei suoi pesci trasparenti e colorati.
Calza i sandali e vieni fuori
la luce ti sembrerà accecante all'inizio
e sarai forse timoroso di varcare la soglia.
Ma tu scendi in giardino e annusa ogni fiore
ascolta il vento tra le campane del borgo.
Il castello è distante dal villaggio
ma in due ore di cammino
raggiungi il mercato
la Regina di cuori ha il suo piccolo alambicco
e tra le mille voci il giallo e il rosso esplodono.
Oggi è il giorno del jolly
e il mazzo fa il suo girotondo.
Non recitare la tua frase
ma guida la danza

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