giovedì 16 aprile 2009

Amplesso

ATTENZIONE: Il testo che segue è violento ed esplicito. Se siete moralisti o minorenni vi consiglio di non leggerlo.

Il capretto belava e belava
Prima che il pugnale entrasse
Nelle tenere carni
Cessò di belare
Cessò di ansimare
Il suo sangue inondò le lenzuola
Il sole pallido svaniva nell’ombra
E le manette attorno ai tuoi polsi
Smisero di luccicare
Le grida finirono tarpate

Il pugnale entrava e usciva
Era lento
Molto studiato
La tua carne tra le mia gambe
La tua pelle tra la mia e il vulcano
Il sangue e il rantolio

E c’era qualcuno fuori che cantava
Nella notte di lampioni cantava
Ma il suo canto cessò
Prima che le nostre anime
Finissero di consumarsi a vicenda

Fu lungo e ansioso
I tuoi occhi blu resi ciechi
Le tue mani d’arpista
Che mai più avrebbero suonato

Le strisce di coca
Consumate sul comodino
Fu lento e ansioso
Il mattino non sorse
E i demoni fuggirono via impauriti
Prima che il tempo
Consumasse i nostri cadaveri.

16/04/2009

2 commenti:

SARO FALSAPERLA ha detto...

trovo il suo modo di esprimere, sentimenti, passioni, e stile di vita, semplicemnete sublime i miei complimenti.

Saro Falsaperla
www.ilpiazzese.blog.tiscali.it

SARO FALSAPERLA ha detto...

Ad una dea fatata che della sua poesia e della sua rima baciata sta rendendo orfana la pagina bloggata auguro una dolce giornata

Saro Falsaperla