domenica 12 settembre 2010

Il potere delle parole


Il potere delle parole


Cerchiamo sempre un modo per trovare il nostro spazio in un mondo sempre più angusto, in un mondo che da una parte ci fornisce un numero sempre maggiore di spazi di confronto ed espressione, dall'altro fa sì che tali spazi siano così affollati che ciò che esprimi si perde subito come la sabbia trasportata dal vento.
ma così come la sabbia trasportata dal vento in realtà non vanno persi, ma si muovono semplicemente, raggiungendo spazi che non conoscevano, persone che non immagini esistano, luoghi che non ti appartengono e che tuttavia la forza delle idee ha la capacità di raggiungere.
A volte sono semplici impressioni, altre grida di aiuto, altre ancora riflessioni che non credevi ti appartenessero e che scopri di avere dentro solo quando le batti sulla tastiera.
Le parole fanno paura perchè vi è la concezione simil democratica che esse debbano appartenere a tutti. E se è vero che ognuno può esprimere ciò che sente è ancor più vero che non vi sono parole univoche. Ciò che scrivi lascia sempre spazio all'interpretazione altrui, e le metafore servono a celare abilmente ciò che hai dentro e non hai il coraggio di esprimere pubblicamente. O più semplicemente sono messaggi cifrati che invii senza sapere se il destinatario ha la chiave adatta per interpretarli. A volte senza sapere se il destinatario sa di esserlo.
Si potrebbe dire lo stesso di tutte le altre arti, che sono sicuramente di più difficile lettura e che puoi riservare solo ad occhi o orecchie particolarmente abili ed allenate. Ma le parole sono più infide proprio perchè ognuno sente di saperle cogliere, ognuno è convinto di aver capito pienamente ciò che l'altro aveva da dire. E se sono il tuo giocattolo preferito puoi anche permetterti di prendere in giro gli altri senza che questi se ne avvedano. Se poi trovi qualcuno che possiede quella famosa chiave allora puoi davvero esultare, perchè sarai libera di esprimere tutto ciò che hai dentro senza che il mondo ne sappia nulla.