lunedì 21 luglio 2008

Il palazzo e i valvassori

Mentre nel mio piccolo mondo continuo, mio malgrado a sentirmi l'assoluta maestà, lo stesso non avviene all'interno di quel puttanaio che si chiama il mio partito.
Mi sento lesa e sfruttata. Fino al periodo elettorale ricevevo dozzine di telefonate e mail, adesso sembra quasi che, raggiunti i propri miseri scopi, a chi ha avuto l'onore di conquistare una comoda poltrona a palazzo, non importi più nulla di chi ha lavorato anche perchè loro potessero riuscire.
La cosa che mi fa incazzare di più è l'assoluta categorizzazione che certe persone fanno nei confronti di chi li circonda. Non importa loro quante cose tu sappia fare: tu sarai quella che fa i manifesti. Non importa se hai una laurea in astrofisica: se si sono convinti che sei quello che "arruste" alle scampagnate pagheranno un fisico mai visto. Perchè rivolgersi a te? magari ne sai cento volte di più di quegli pseudo esperti che vengono pagati, ma chi se ne frega.
perchè fa molto più figo dire che hai pagato qualcuno anzichè dire che ti sei rivolto a uno che conosci.
tant'è... si schiaccino.
Per mia fortuna e mio solito non ho firmato patti col sangue con nessuno quindi... appena mi rompono le balle andrò a ingrossare le fila di Bascetta o qualcun altro...

4 commenti:

Mario ha detto...

Bè maurì,comprendo tutto il tuo sconforto leggendo questo tuo breve e conciso articolo,ma gli ambienti politici funzionano così, sempre se di politica si vuol parlare a questi livelli.
Lo scorso Giugno mi sono semplicemente affacciato a questo sporco mondo,uscendone sdegnato già all'indomani della prima tornata!Ho poco seguito la fase precedente al "ballottaggio day"(menomale) per impegni di lavoro. Probabilmente tu sarai stata più impegnata attivamente col partito, ed è comprensibile il tuo disappunto.
In fondo avete vinto voi, perchè io mi trovavo a destra! Ah ah ah!
Scherzi a parte,spero si faccia qualcosa per il bene della collettività,e di ciò nutro sempre molta fiducia. Buon blog!Mario

Anonimo ha detto...

Condivido in larga parte il contenuto del tuo sfogo ma non del tutto i toni rassegnati. Mauri, uniamoci contro il nemico comune! Abbiamo diverse cose in comune ma io, scusami se mi permetto di dirti questo, forse ho più esperienza di te nel settore politico in quanto a militanza. Nessuno ti regala nulla, devi sgomitare più che in altri contesti. E su una cosa ti dò in pieno ragione:se ti hanno incasellato in un loro giudizio preconfezionato non hai scampo. Tuttavia a volte può diventare piacevole tentare di rompere le scatole. Ma io avrei un'idea migliore per il nostro futuro politico. Che ne pensi di cominciare ad abbandonare le tue vecchie compagnie scegliendo quelle più vicine alla tua sensibilità? Ricorda che sono le tue vecchie amicizie ad avere bisogno di te e non viceversa. A volte inaspettatamente puoi trovare un'amica laddove non avresti mai supposto di trovarla. Mi sei simpatica per il tuo modo di porgerti. Da questo punto di vista anche io - perdonami!- ti avevo incasellata nell'area ex margherita. Ed invece sei una scoperta. Alla prossima riunione guardati attorno.

Una femminista femminile

Anonimo ha detto...

la politica vuole le donne? ma le donne vogliono la politica ? parto da queste due domande - un pò berlusconiane come mi suggerisce una carissima amica- per arrivare ad una semplice conclusione: la politica sceglie un certe tipo di donne: tristi , frustrate, represse, monigerate, incasellate, anonime, frigide, asettiche, puritane, ignoranti; oppure al contrario: caciarone, sboccate, oche, ignoranti, volgarotte, prive di scrupoli, disposte a tutto. Noi invece come intendiamo la politica o meglio come pensiamo di servire ad essa ? Rimanendo noi stesse, con le nostre luci e le nostre ombre, con il nostro entusiasmo, con la nostra cultura senza mai scendere a compromessi quando questi ultimi non significhino mediazione, confronto , dialogo pur nella diversità di pensiero. La politica al servizio. di chi mi chiedo ? al servizio di se stessi, al servizio degli amici , al servizio degli amici degli amici ma mai al servizio dei cittadini. Se questa è la politica noi, cara Maurilia non dobbiamo starci. Non possiamo permettere che piccoli uomini e piccole donne possano decidere per tutti noi. UNIAMOCI!
una quaranteenager

Anonimo ha detto...

Carissima, hai letto i proclami trionfalistici su un altro blog? Io sto a gusrdare. Stavolta però divertiamoci insieme. Non vedo l'ora che ci convochino. Anche perchè sulla vicenda relativa alle nomine nei cosiddetti sottogoverni che, a sentire il "capo", non appassionerebbero nessuno...direi che forse forse mi appassionerebbe quantomeno comprendere come mai almeno quelle come voi che si sono candidate non siano state nemmeno oggetto della discussione relativa alle distribuizioni di cui sopra. Partito paritario? Si, solo quando c'è da schiavizzare le donne, portarle al macero, farle esporre in prima persona con i loro bei faccini puliti. Ma senti, senti! Quando c'è da dare un messaggio di rinnovamento che passi anche all'esterno...Apriti cielo! Rispolveriamo il vecchio che più vecchio non si può, il marcio che più marcio non si può, lo sfigato che più sfigato non si può. E poi dovremmo berci la caz..ta che il PD è la novità, è democratico, è paritario, blablablablablablabla...Come direbbe una mia conoscente: "Basta! Mi sono rotta i ...! Me ne vado via!..."
E invece no, non me ne vado. Voglio ancora divertirmi un pò, levarmi delle soddisfazioni, fare cadere le maschere pirandelliane lasciando che gli attori (e le attrici) protagonisti svelino davvero cosa c'è sotto il (loro) vestito:IL NULLA!
F.F.