Vanno via
e non tornano piu'
non danno neanche il
tempo di chiamarli.
E non lasciano niente
non scrivono dietro il mittente
e nelle stanze trovo
solo luci spente.
Sapeste che pena
per chi organizza la scena
restare dietro al banco
come un
cane con la sua catena.
E lei che viene spesso
a notte fonda
e' cosi' bella
e' quasi sempre bionda
e' lei che cambia
sempre cavaliere
e mi parla soltanto
quando chiede da bere.
Ma la portero' via
e lei mi seguira'
prenotero' le camere
in tutte le citta'
la portero' lontano
per non lasciarla piu'
la portero' nel vento
e se possibile piu' su
e quando ci sorprendera' l'inverno
non saro' piu' portiere
in questo albergo
Sapeste che male
quando la vedo entrare
non la posso guardare
senza immaginare.
Ma e' lei che
non immagina per niente
cosa darei per esserle
presente
ma lei non vede
e allora
parlo piano
con la sua forma
in un asciugamano.
Ma la portero' via
non l'abbandonero'
la rendero'partecipe
di tutto cio' che ho
la portero' lontano
per non lasciarla mai
e mi dira'"ti voglio per
quello che mi dai".
E quando insieme
prenderemo il largo
non saro' piu'
portiere in
questo albergo
e insieme
dentro al buio
che ci inghiotte
non saro' piu'
il portiere
della notte.
(E. Ruggeri)
sabato 19 luglio 2008
il portiere di notte
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