Avrebbero dovuto avvertirti prima,
Avrebbero dovuto avvertirti prima, chiarirti che un giorno le tue foglie sarebbero ingiallite e poi desolatamente cadute in terra. E invece no. Quand’eri un piccolo ramoscello ti dicevano che dovevi sopravvivere alla grandine, che dovevi piantare le tue radici in fondo, molto in fondo, per far sì che la burrasca non ti portasse via con se. Ti avevano promesso nidi di uccelli sui tuoi rami, viandanti stanchi che avrebbero riposato sotto le tue fronde, fidanzatini che avrebbero inciso i loro nomi sulla tua corteccia.
Un giorno le gemme dolorose sui tuoi rami sono diventati fiori, eterei e splendidi, e quando volavano nel vento sembrava nevicasse; e il mondo si stupiva della bellezza dei tuoi fiori, giravano danzando e ti adornavano facendo di te la più bella scenografia di un sogno che sembrava essere eterno e contornato di fate ed elfi.
Avrebbero dovuto avvertirti. Avrebbero dovuto dirti che i tuoi fiori e le verdi foglie che ti facevano sembrare alto e imponente sarebbero un giorno stati spazzati via dal tempo sordo che non ode gemito né protesta, che sembra irriderti mentre passa indifferente a tutto portando via con sé le speranze.
A che serve l’immortalità se dev’essere un continuo rimembrare ciò che eri e che non potrai mai più essere? Dovrebbero avere la decenza di strapparti via gli occhi per far sì che tu non t’accorga dei tuoi lineamenti che cambiano, fornirti quintali di pillole e polverine affinché la tua mentre stordita non possa ricordare. È il ricordo che fa male, ti strazia fin dentro le viscere come il grido di una corda di violino tesa fino alla rottura il cui gemito irrompe nel silenzio circostante.
I tuoi fiori che hai perso e che più non torneranno.
Il tempo dovrebbe avere il buon gusto di abbatterti mentre i petali bianche girano ancora nell’arcobaleno intorno a te, anziché mostrarti le tue foglie calpestate dai passanti.
martedì 3 febbraio 2009
Notturno in si bemolle minore
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2 commenti:
Se il commento è tuo, riscrivilo in versi perchè merita di essere fatto e di essere conservato. Per me ha un intenso e alto valore poetico.
Sebi Arena
ti ringrazio :-)
c'è molto poco in questo blog che non è mio, scrivere è l'unica cosa che so fare...
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